[fusion_text]Il Mondo del lavoro sembra non essere mai stato tanto evoluto quanto oggi (però abbiamo ancora tanti problemi da risolvere).
Siamo in grado di fare cose che solo 5 anni fa ci sembravano impossibili. Negli ultimi mesi ti sarai accorto che ho dato una mano al mio amico Raffaele Gaito nella realizzazione dei suoi video. L’ultima volta che ci siamo visti abbiamo fatto delle riflessioni su quanto oggi sia determinante la capacità di connettersi per realizzare i propri progetti.
Lavoro da circa 6 anni in remote working, il mio team si chiama Like a Coffee e creiamo, lavorando in remote working, applicativi web e mobile.
Da qualche tempo insieme ad un Artigiano dei nostri tempi di nome Attilio abbiamo anche iniziato a lavorare in ambito IoT con la creazione di questo Lab a Sapri.
Quando diversi anni fa scrissi per la prima volta la frase: “Voglio vivere con un Piede nel Cilento, un piede in giro per il Mondo e la testa in rete” non immaginavo che un giorno avrei realizzato questo sogno sotto la condizione di Remote Worker avendo come “Piede che sta nella mia terra” una Bottega che si trova in un luogo preciso e dove le persone possono incontrarsi in una condizione fisica e virtuale senza precedenti.
A proposito di remote working, nei giorni scorsi ho avuto il piacere di leggere questo interessante post di Emanuela Zaccone sul remote working e sulla sua esperienza.
Ciò che sta permettendo tutto questo è sotto i nostri occhi ma spesso ci affanniamo a far funzionare le nostre idee e proviamo a realizzare i nostri sogni senza pensare che oggi le cose sono veramente cambiate.
Abbiamo un accesso alle informazioni senza precedenti e i costi per queste informazioni sono spesso molto bassi
Abbiamo la possibilità di coordinare il nostro lavoro e di lavorare con persone che vivono a migliaia di km di distanza senza subire questa distanza fisica grazie a tool che facilitano la comunicazione e il lavoro in team.
L’inganno che spesso riguarda questo cambio di approccio è il fatto che si pensi (molte imprese lo pensano) che sia solo una questione tecnologica. Oggi ogni azienda, anche quella che si trova nel posto più “periferico” ha una chance in più. Può avvalersi di collaboratori che fino a ieri gli erano preclusi, può avere fornitori di prodotti e servizi che prima erano inaccessibili e può trovare clienti dove fino ad oggi non ha mai pensato di trovarli.
Siamo però di fronte ad una sfida, non semplice, una sfida che ci porta a cambiare il nostro modo di intendere la creazione di valore e la condivisione di quello che facciamo quotidianamente.
Quanti sforzi fai ogni giorno per connetterti realmente con il Mondo?
[/fusion_text][youtube id=”https://youtu.be/raptLK5sOMw” width=”600″ height=”350″ autoplay=”no” api_params=”” class=””][/youtube][fusion_text]
PS: ritornando a me e a Raffaele, lui in questo momento si trova in Inghilterra ma dove avrà girato questo video?
Ps2: Facciamo un esercizio di stile, questo video per esempio l’ho realizzato dove ho uno dei miei piedi e fa vedere come un’azienda giovane che produce in un territorio periferico oggi provi a connettersi con il Mondo 😉 l’azienda è Patrizio Dolci [/fusion_text][youtube id=”https://www.youtube.com/watch?v=vy5FGTLAU3A&feature=youtu.be” width=”600″ height=”350″ autoplay=”no” api_params=”” class=””][/youtube]